mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Occhiondolo e felice Occhiondolo nuovo



No, non mi sono montato la testa (anche perché non ce l'ho, eh eh!): avete letto bene!
Questa volta la mia assenza da questo blog è dovuta ad un evento importante: la nascita di un nuovo Occhiondolo!
Ormai molti tra voi mi conoscono da almeno due anni e per tutto questo tempo la domanda é spesso stata: “Ma quanto costa Occhiondolo?”.
Ebbene, come ben saprete Occhiondolo é un prodotto artigianale e quindi, come tutto ciò che viene fatto a mano, c'é un valore dovuto all'unicità del pezzo ed alla cura richiesta dalla sua realizzazione.

Ma le sempre maggiori richieste e la voglia di sperimentare nuove combinazioni di colore ha fatto sì che venisse studiato (e poi concretizzato) un metodo di produzione di questa collana portaocchiali “in serie”. Perdita di pregio del prodotto? Non proprio: anzi, il nuovo Occhiondolo è stato preparato in modo da essere ancora più versatile, quanto ai colori ed ai disegni, ma al contempo potrà essere più accessibile per tutte le tasche.

Per ora potrete vedere nel sito www.occhiondolo.com i modelli realizzati a mano in perline, ovviamente suddivisi per categorie (a proposito: che ne dite dei “nuovi” modelli Etnic?), ma presto ci sarà una rivoluzione che permetterà di scegliere agevolmente tra Occhiondolo artigianale e low cost.

Intanto passate delle buone feste e, in attesa di vedere questa e le altre sorprese che il vostro Occhiondolo vi sta preparando, approfittatene per partecipare al giveaway organizzato nella pagina Facebook, in cui semplicemente scrivendo tra i commenti di questa foto (CLICCAQUI) il nome del vostro modello di Occhiondolo preferito potrete vincere un calendarietto del 2014.

Buon anno e a presto,
by
Occhiondolo
  

martedì 17 settembre 2013

Il mio regalo più grande - o comunque il più inatteso ;)




Salve! Passata bene l'estate?

Ok, lo so: é da parecchio tempo che non vi scrivo ma credetemi se vi dico che tanti nuovi modelli di Occhiondolo hanno fatto volare queste settimane!

Sempre con la promessa di mostrarveli in un post che seguirà a breve, oggi voglio parlarvi di regali.

Come dite? Lo so: non è Natale, né San Valentino né la Festa del Papà (o della Mamma). Ma al vostro Occhiondolo piace così: fare i doni quando meno uno se lo aspetterebbe.

Ed è così che sono qui per presentarvi il primo giveaway (o concorso, che dir si voglia) che vede quale premio un vero e proprio Occhiondolo!


Ed una iniziativa del genere poteva essere organizzata in sordina? Certo che no ed è per questo che i miei amici di Pashion Victim (il sito che riunisce i più validi ed innovativi fashion blogger del momento: clicca qui) hanno deciso di aiutare Occhiondolo supportando il concorso tramite una delle loro “stelle”: Federica di Blog In This Way


Come avrete potuto vedere cliccando sulla foto qui sopra, le regole sono semplicissime: basta essere fan delle pagine Facebook di Occhiondolo (CLICCA QUI), di Pashion Victim (CLICCA QUI) e di  Blog In This Way (CLICCA QUI), condividere la foto in questione e poi commentarla scrivendo il proprio  indirizzo e-mail.

Ma sbrigatevi perché questa UNICA possibilità é a tempo limitato: potrete partecipare solo fino alle ore 23:59 del giorno 22/09/2013!

Chi verrà estratto a sorte (sempre tramite l'ormai famoso sito Random.org) sarà avvisato via e-mail e sarà comunque “festeggiato” anche da Occhiondolo nelle sue “apparizioni” su Facebook, Twitter ed in questo blog ;)

A proposito: seguite Occhiondolo nelle sue pagine sparse per il web? No? Male: come vedete, ci sono sempre tante sorprese per voi...non lasciatevele scappare! :)


A presto

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Occhiondolo, la collana portadoni...pardon, portaocchiali ;)

venerdì 19 luglio 2013

Infila la stanghetta ma non nella maglietta - Concorso estate 2013



Ciao a tutti!
Innanzitutto vi prego di scusare il vostro Occhiondolo se i post di questo blog sono diventati meno frequenti (anche se quello su Pinterest vale sicuramente per due, eh eh!) ma vi prometto che presto tornerò a parlarvi dei nuovi modelli del vostro ciondolo portaocchiali preferito (se nel frattempo siete curiosi potete guardare qui: http://www.occhiondolo.com/catalogo).
Oggi sono qui per augurarvi una buona estate 2013 con un concorso che ho organizzato, ovviamente sul tanto amato Facebook (lo sapevate che in Italia ci sono ormai 13 milioni di iscritti?), alla pagina www.facebook.com/occhiondolofans.

E siccome so che con la calura siete tutti più pigri ;) quello che dovrete fare è SEMPLICISSIMO:

1. cliccare “Mi piace” sulla pagina www.facebook.com/occhiondolofans (se non l’avevate già fatto)
2. condividere questa foto nella vostra bacheca (potete anche cliccare sull'anteprima che c'é qui sotto e che vi porterà direttamente a quella da condividere)
 Tutto qui :)
Il premio sarà una maglietta realizzata in edizione limitata raffigurante un simpatico teschietto che reclama il suo diritto ad avere un Occhiondolo.

Vi ricordo che il termine ultimo per partecipare é sabato 3 agosto 2013 (alle ore 12.00) e che i dieci nomi estratti a sorte (tramite il famoso sito random.org) saranno pubblicati il 5 agosto 2013 sulla pagina www.facebook.com/occhiondolofans, con obbligo per i vincitori di comunicare il proprio indirizzo e la taglia della maglietta desiderata scrivendo una mail all'indirizzo info@occhiondolo.com  entro il 12 agosto 2013 (compreso); chi non lo farà entro questo termine purtroppo verrà depennato e la possibilità di vincere la maglietta sarà assegnata al nome immediatamente successivo nella lista fornita dal sito random.org.
Tutte queste sostituzioni verranno annunciate nella bacheca di Facebook; si spera comunque che tutto filerà liscio :)

E mi raccomando, se vincete la maglietta, promettete di non appendervi mai gli occhiali ;)
A proposito: qualcuno forse sperava che il premio del concorso estivo 2013 fosse proprio un Occhiondolo? Non disperate: probabilmente a breve (magari per festeggiare quando la pagina fan su Facebook sarà giunta a mille Mi Piace) ci sarà un giochino con in palio un bel modello della vostra collana portaocchiali preferita.

Intanto buona fortuna e buona estate da

Occhiondolo

sabato 18 maggio 2013

Pin-Occhio ;)




Eh sì: il vostro Occhiondolo ormai non può più esimersi dal dedicare un post al social network del momento. E non alludo a Facebook, bensì a Pinterest, in cui ormai il profilo di Occhiondolo ha superato i mille followers, rendendo necessario spendere qualche parola per parlarvi di questo luogo virtuale tanto importante per il mondo fashion/design.
 
Innanzitutto sarà meglio spiegare ai tanti lettori avvezzi alla dimensione-Facebook che cosa NON è Pinterest: non è una pagina in cui pubblicare le vostre foto personali (nessuno lo vieta ma probabilmente avrebbe uno scarso riscontro, se non possiede un minimo di interesse, ad esempio riproducendo un determinato look – a nessuno qui importa vedervi mentre spegnete le candeline sulla torta) o scrivere il vostro umore del momento. Anzi, la componente scritta su Pinterest è praticamente irrilevante: c'é la possibilità di commentare le immagini (proprie o altrui) ma è un’opzione talmente poco usata (e valutata) dagli utenti da essere rara e quasi inutile.
Qui l'identità dell'user é quasi insignificante: nessuno andrà a guardare se siete uomo o donna, single o impegnati, tanto più che i profili sono spesso “intestati” a brand o a siti (o, nei casi patologici, a nomi fasulli); sull'intestazione del vostro profilo appariranno microscopici link alla vostra pagina su Facebook e Twitter ma solo se nelle impostazioni (“Settings”, perché vi ricordo che su Pinterest non sono ancora disponibili comandi in italiano) avrete scelto (spostando il simpatico bottoncino su “On” nella relativa opzione) di potervi connettere anche tramite i suddetti social network, con questo però autorizzando la app di Pinterest a pubblicare post (sempre sui suddetti Facebook e Twitter) a vostro nome – se non vi vergognate troppo delle foto che “pinnate”, questa opzione non é malvagia. Sempre dalla pagina Settings potrete inserire un link al vostro sito, che apparirà assieme agli altri link di cui sopra sull'intestazione del vostro profilo; é quindi chiara la portata promozionale di un profilo impostato in questo modo.

Su Pinterest nessuno si offenderà se “rubate” una sua immagine: innanzitutto perché probabilmente non se ne accorgerà nemmeno (nel pannello di controllo della vostra Home page c'é uno “streaming” che riporta chi ha condiviso o cliccato “Like” su una nostra immagine ma – proprio perché uno streaming – scorre rapido e dopo poco non consente di recuperare le informazioni in questione anteriori, quindi qualche attività altrui sui nostri “pin” potrebbe sfuggirci), in secondo luogo perché molto probabilmente anche l'utente in questione non era l'autore originario dell'upload dell'immagine, essendosi limitato a condividere qualcosa che è “partito” da qualche altro profilo.
Infatti, dato che la “molecola” essenziale di cui é composto Pinterest é l'immagine, la “fonte” da cui tale immagine viene presa può essere o interna (ossia Pinterest stesso, cioè le bacheche di un altro utente) oppure un qualsiasi sito internet. Nel primo caso, si può aver visto la foto che ci interessa in una delle cartelle che appaiono nel profilo di un altro utente (a prescindere dal fatto che lo si segua o meno) oppure nella “bacheca generale” che riporta (mescolate assieme) tutte le immagini pubblicate o condivise negli ultimi minuti da altri utenti che seguiamo; basterà quindi spostare il mouse sopra sulla singola immagine, cliccare sul tasto virtuale “Repin” che sarà apparso istantaneamente e l'immagine stessa, che si sarà immediatamente ingrandita in una autonoma finestra, potrà essere da noi condivisa (con chi segue NOI o con chi visiterà specificamente il nostro profilo, anche se non ci segue) cliccando sul tasto rosso “Pin it”, dopo aver scelto da un menu a tendina (attivabile premendo sulla freccina nera nella finestrella che ospita l'immagine) la “cartella” in cui vogliamo inserire quella foto. Già, perché – proprio in quanto qui, a differenza di Facebook, non c'é una pagina unica che costituisce il vostro “diario” – il vostro profilo conterrà una serie di “cartelle” (come quelle nel vostro computer) che potrete nominare a seconda del proprio contenuto (una per le foto di moda, una per le immagini di automobili, etc.). Come in un qualsiasi computer, potrete prima creare la cartella e poi riempirla; in mancanza, il sito ve ne creerà alcune di base (attualmente non so quante e se con dei titoli predefiniti, visti i continui cambiamenti tecnici), riportanti il numero zero sotto al rispettivo titolo, ad indicare che sono vuote (ma ovviamente il numero salirà man mano che inserirete foto).
Una volta scelta la cartella di destinazione (cliccando sul suo nome dall'elenco presente nel menu a scorrimento verticale), se cliccate il tasto rosso “Pin it” la foto verrà riprodotta in quella cartella e chi vi segue potrà vederla lì e decidere di condividerla a propria volta; voi stessi potrete ri-condividerla, in un'altra delle vostre cartelle (perché magari riguarda sia la moda che le automobili) oppure nella stessa, anche se così si creerà un doppione non molto bello, nel “mosaico” delle immagini della vostra cartella. Volendo, prima di condividerla potrete anche modificare la descrizione della foto, scrivendo nello spazio che si trova sotto la stessa; se non scrivete alcunché, Pinterest non vi permetterà di condividerla.
Ovviamente, se vedete una foto che vi piace potrete anche solo ingrandirla: passando il mouse su di essa il puntatore si trasforma automaticamente in una “lente di ingradimento”, permettendovi di aprire l'immagine in una pagina autonoma, da cui potrete comunque eseguire tutte le operazioni (come la condivisione o il commento o l'apprezzamento) ma anche vedere quale altro utente (a prescindere che sia tra quelli che seguite o meno) ha condiviso quella immagine ed in quale cartella (cartella altrui cui potrete accedere liberamente cliccando sul suo nome) nonché l'eventuale sito da cui la foto è stata tratta.

Già: e se la foto che vorreste condividere non si trovasse su Pinterest bensì in un qualsiasi sito (tranne Facebook, perché da lì è tecnicamente inibita l'operazione di “estrazione immagini”, come del resto in molti siti realizzati in Flash)? In tal caso è sufficiente installare nel proprio computer/smartphone una piccola applicazione (in Firefox è un mero add-on) che aggiunge un tastino con la scritta “Pin-it” al proprio browser di navigazione su Web: cliccando su di esso mentre si visita una qualsiasi pagina, si aprirà una finestra autonoma in cui verranno riportate tutte le immagini rilevanti che ci sono nella pagina stessa, ovviamente miniaturizzate; passando il mouse su ciascuna di esse la miniatura si annerirà ed apparirà il tasto “Pin-it”, cliccando sul quale si determina il ritorno al sito che si stava vistando in versione “normale”, affiancato però da una finestrella in cui appare l'immagine che si vuole condividere, il menu a scorrimento per scegliere la cartella di destinazione, il campo per aggiungere eventuale descrizione della foto (se non c'é già) ed il tasto rosso “Pin it” (con, a fianco, due caselline “Facebook” e “Twitter” che, se munite di spunta col semplice clic del mouse, permettono la contestuale condivisione su questi due ultimi social network). Ecco, dopo aver cliccato su “Pin it”, nella finestrella compariranno 3 tasti: uno che porta a visualizzare la foto così come l'avete condivisa, gli altri due per condividerla pure su Facebook e Twitter; se non la chiudete voi, dopo qualche secondo tale finestrella scomparirà automaticamente.
Cosa accadrà da adesso in poi? Chi cliccherà sulla foto che vede nella vostra bacheca (o nella bacheca generale, se è connesso nel momento in cui la foto stessa viene condivisa) approderà ovviamente sulla pagina separata che riproduce l'immagine autonoma (contenuta nella VOSTRA cartella) ma se clicca di nuovo sull'immagine finirà dritto nel sito in cui la foto si trovava originariamente. E badate bene: tutto il processo sopra illustrato è parimenti valido anche per i video.

Difficile? No: Pinterest è più facile a praticarsi che a spiegarsi e la sua funzione è evidentemente quella di “far girare” per milioni di utenti (corrispondenti alle rispettive pagine) una determinata immagine, quindi con una palese connotazione commerciale. Ecco perché ha avuto e sta avendo un certo successo nel settore della moda, che sulla visualità si basa; motivo per cui l'apprezzamento, il Like che è il “motore” di Facebook, conta relativamente su Pinterest, ove l'importante è che una immagine sia diffusa.
Purtroppo, questo rappresenta al tempo stesso la falla di Pinterest: poiché una immagine su Pinterest rappresenta un link indubbiamente attraente per far approdare l'utente su un altro sito, sempre più spesso una qualsiasi foto (paesaggio, fotomodella) viene utilizzata quale “esca” per nascondervi all'interno un link ad un inaspettato sito di e-commerce o, peggio, malevolo/pornografico.
In tal caso è possibile segnalare la singola foto con il tasto “Report Pin” che si trova accanto alla stessa quando viene ingrandita, sotto ai tasti che ne permettono la condivisione via Facebook, Twitter e-mail.
E il fattore “social”? non viene sopraffatto da questa centralità della esposizione delle foto? Probabilmente sì: più che il concetto di “amicizia”, Pinterest privilegia quello di “popolarità” e di conseguente richiamo pubblicitario. È per questo esso é consigliabile per chi voglia promuovere una propria attività di vendita, di produzione artistica (pittori o fotografi), di realizzazione di siti Web, o anche per blogger (non necessariamente nell'ambito fashion ma anche tech) che tramite una foto vogliano richiamare l'attenzione su un post del rispettivo blog.
Proprio questo prestarsi a scopi pubblicitari del meccanismo di Pinterest ha favorito fenomeni impensabili in altri social, come il successo delle foto che riportano direttamente l'indicazione del prezzo dell'articolo che riproducono (chiaramente contenenti un link a siti dove è possibile acquistare il predetto) oppure, su un altro piano, quello utenti che vengono pagati per condividere all'interno di una delle proprie Board una determinata immagine, in forza dell'enorme numero di altri utenti da cui vengono seguiti, un po' come quando si affitta lo spazio pubblicitario su una pagina di giornale (quindi non stiamo parlando di spam selvaggio). Un esempio: Satsuki Shibuya, oltre un milione di followers, riceve tra i 150 ed i 1.200 dollari per cliccare “Pin it” su ogni singolo prodotto delle aziende che glielo richiedono.
Sempre per tali considerazioni, Pinterest stesso ha aperto la possibilità (a pagamento) di rendere le cartelle simili ad uno shop on line, anche se in merito vi rimando al più famoso sito italiano relativo a questo social, Pinterestitaly (http://pinterestitaly.com), sempre aggiornatissimo in merito alle (continue) novità tecniche che vengono apportate alle impostazioni ed alle possibilità di personalizzare aspetto e contenuti del proprio profilo e delle proprie cartelle.
Ovviamente, stante il potenziale commerciale di questo social, esistono nel Web svariati servizi virtuali per misurare il proprio livello di popolarità, come Reachli (un tempo chiamato Pinerly http://www.reachli.com), Pinpuff (http://pinpuff.com/) o Repinly  (http://www.repinly.com), e tra le numerose ed immancabili classifiche delle foto maggiormente condivise (e perciò consigliate per “darsi un po' di visibilità”) potrete trovare i soliti cuccioli, i soliti gelati/macaron, i solitissimi meme ed una pletora di cortiletti ritratti con filtro “simil-Instagram”.

E dopo questa lunga ma forzatamente incompleta dissertazione sul genere “Pinterest for dummies" (che mi aspetto di vedere emendata dai più esperti del settore) Occhiondolo passa a parlarvi della propria esperienza, iniziata quando ancora l'accesso era riservato ai soli titolari di esclusivo “invito”. Sulle prime, lo ammetto, mi era sembrato un inutile clone di Tumblr, con in più l'onere di dover classificare per categorie le foto. Poi, però, ha vinto l'impulso di “mettere in ordine” il mosaico risultante dal complesso delle mie cartelle, creando una sorta di “rivista on line” dal taglio personale per tutti gli utenti che venivano a visitare il mio profilo; a ciò si aggiunge il compiacimento di avere sempre più persone che, nel decidere di seguirmi (cliccando il fatidico Follow), hanno scelto di essere sempre aggiornati sulle foto e sui contenuti che io ritenevo degni di essere condivisi, al di là delle immagini dei nuovi modelli di Occhiondolo.
Pian piano, costruendomi una sorta di “attendibilità” (che qui coincide più che altro con l'essere abituati a condividere foto in un determinato settore: moda femminile, etc.), sono arrivati i primi inviti ad inserire immagini nelle cartelle “condivise”, ossia quelle in cui può inserire foto non solo il relativo autore (che mantiene sempre e comunque i “diritti dell' amministratore”, potendo escludere altri utenti o cancellare immagini) ma anche gli altri utenti cui sia stato dato il permesso, inserendo il relativo nickname nel campo “Who can pin?”  (ovviamente tali utenti riceveranno solo un invito a diventare contributori della cartella in questione e potranno anche rifiutarlo).  
Ed è stato così che, continuando a postare foto anche in questo tipo di bacheche, che di default hanno un nutrito seguito (formato, se non altro, da coloro che vi possono postare), il mio profilo è stato notato sempre di più ed i miei followers sono aumentati. Ovviamente è frequente anche il fenomeno dell'invito “a casaccio” su bacheche condivise affatto attinenti al nostro profilo e la mia abitudine di accettare “per cortesia” fa sì che – ogni volta che devo scorrere nel menu a tendina i titoli delle cartelle a mia disposizione – mi perda tra decine di nomi.
Un altro modo lecito per aumentare il proprio seguito (sorvolando sulla nefasta possibilità di “acquistare” i followers, così come ormai avviene per tutti i social) è semplicemente di seguire altri; anzi, ogni volta che si condivide un'immagine, nei secondi successivi all'operazione appare nella finestrella pop-up un link visivo (in genere la copertina della cartella in questione) alla board di un altro utente in cui il medesimo ha postato – come noi- quella foto, con il tasto “Follow” che permetterà di seguire la cartella menzionata.
Tale opzione non mi risulta esistere nella nuova interfaccia del sito ed è per questo che ho fatto subito ritorno alle funzioni “tradizionali”, in attesa anche il nuovo browser di Pinterest  renda disponibile tale possibilità, secondo me cruciale per espandere la propria “rete” (personalmente, quando mi arriva via e-mail – come da mie impostazioni – l'elenco di chi ha deciso di seguire anche solo una delle mie board, vado sempre a visitare il suo profilo e se lo trovo interessante ne divento follower).

Il “segreto” è comunque quello di “repinnare” il più possibile (se entrate nel meccanismo non sarà faticoso; anzi, diventerà una specie di dipendenza, come dimostrano le più di 8.000 immagini condivise per mano mia); in proposito vi ricordo le board che rappresentano il mio orgoglio, ossia Street Trend (http://pinterest.com/occhiondolo/street-trend/) (dedicata ai look più informali e sempre ripresi all'aperto, in pieno stile “fashionista”) e “It’s a man’s world (http://pinterest.com/occhiondolo/its-a-mans-world/), bacheca condivisa dedicata a tutte le sfaccettature dell'universo maschile, che avevo salutato proprio da questo blog nel giorno della Festa dell'Uomo (Ciao Maschio) e nella quale ho l'onore di ospitare le immagini selezionate da Donna Moderna (http://pinterest.com/donnamoderna/), Rolling Stone Italia (http://pinterest.com/rollingstoneita/) e Moda24 (http://pinterest.com/24moda/)

Aggiungo solo un'altra manciata di modesti consigli:
- se avete creato (e quindi gestite) una bacheca condivisa, ogni tanto controllate che non ci sia materiale inopportuno (a meno che non sia destinata ai maggiorenni con esplicita dicitura nel titolo);
- siate ordinati e coerenti: se per sbaglio postate la foto di una torta nella cartella “Paesaggi”, fate lo sforzo di spostarla nella cartella apposita tramite il tasto Edit (e NON create un'unica cartella in cui postate foto prive di legame tra loro perché non avrebbe senso);
- dato che è obbligatorio almeno UN carattere nella descrizione della foto per poterla postare, spesso sotto le immagini c'é un puntino (!); sforzatevi di scrivere almeno UNA parola di descrizione, magari illustrativa (e non l'inutile “bello” o “lo voglio”). Io ho raggiunto un compromesso con la mia pigrizia indicando almeno il colore dell'oggetto rappresentato in foto ;)
- in teoria, sarebbe meglio anteporre il simbolino “hashtag” (questo: #) ai termini scritti nella descrizione della foto, come in Twitter, rendendo così l'immagine reperibile ogni volta che un altro utente, con la funzione “Search”, cerca immagini relative a quella parola (esempio: “occhiali”). Io però lo faccio raramente, come del resto il 99% degli utenti, eppure quando uso la ricerca il sito mi restituisce nell'elenco foto che sono coerenti col termine prescelto pur non essendo contenuto nella descrizione (domanda: e se scelgo una keyword in italiano? Di che utilità potrebbe essere agli utenti stranieri?).

Questa anomalia ed altri bug (così come misteriosi Like ricevuti da parte di chi non è mio follower) e qualche scelta tecnica non proprio pratica (se repinno una mia immagine ne risulta il già citato “doppione”, affatto bello da vedere), oltre alla evidente  necessità di combattere lo spam selvaggio, mi fanno ritenere che il sito abbia un ampio margine di miglioramento ma, come anticipato sopra, le modifiche tecniche e le innovazioni sono all'ordine del giorno in casa Pinterest, sull'onda del successo di questo strumento di promozione, che peraltro ha generato molti tentativi di imitazione.

Che ne dite: vi ho convinti ad aprirvi un profilo? Dai, fatevi un giro: ci sono tante cose da vedere (ho perso il conto di quanti artisti o designer emergenti ho scoperto lì) e, se volete, questo è il mio indirizzo http://pinterest.com/occhiondolo/

Alla prossima, 
by
Occhiondolo