lunedì 13 agosto 2012

London 2012: we are the champions!


Sono passate quasi 24 ore dalla cerimonia conclusiva delle Olimpiadi 2012 ed ancora se ne fa un gran parlare: mentre facevo la spesa (quella frettolosa delle 19.29) uno speaker radiofonico raccontava di come avrebbero addirittura fatto incrementare le vendite su iTunes degli artisti che si sono esibiti alla suddetta cerimonia.

Vabbé, non è un segreto che le competizioni olimpiche siano ormai un fenomeno di intrattenimento e quindi di business, più che di sport; stavolta c'era la sensazione che vi fosse anche qualche implicazione socio-politica. Chi non ha pensato alla situazione economica della Grecia e alla sua controversa permanenza nell'Europa, quando ne è stato suonato l'inno durante i festeggiamenti di ieri sera? Riporto il tweet di Beppe Monighini per tutti:

Del resto, queste Olimpiadi sono state, come era lecito aspettarsi, un enorme spot autocelebrativo del Regno Unito e di tutto quello che può rappresentare la “britishness”, a partire dalla cerimonia iniziale, in cui tutti abbiamo fatto una risatina sulle immagini della Regina che viene prelevata dall'Agente 007 per poi lanciarsi dall'elicottero, passando attraverso le paparazzate su "come tifano i Reali d'Inghilterra".

Così come ieri sera, quando la parata di stelle dello spettacolo made in Uk (George Michael, Annie Lennox, i Pet Shop Boys, Noel Gallagher, etc.) ha inebriato così tanto che più di qualcuno ha cominciato ad illudersi di poter pretendere un Live Aid; coraggio, nel 2012 ci si può aspettare solo QUALCHE strizzatina d’occhio al glorioso passato (John Lennon, i Queen, con Freddie in differita – ovviamente- e Brian May senza più nemmeno la tinta; la citazione dei Monty Python; un po' di Who per finire), ma occorre ricordare che ormai la musica è fatta di hip hop e talent show. E la “reunion” delle Spice Girls è sicuramente servita per dare un po' di svago a Victoria Beckham ;)


Ma ormai le Olimpiadi sono un fenomeno social-mediatico e penso che questa edizione sia stata decisamente e pienamente integrata nelle nostre vite sempre più on line. Per questo non avrò bisogno di soffermarmi più di tanto sui risultati sportivi: abbiamo seguito tutti a suon di aggiornamenti di status e di tweets il conteggio delle medaglie all'attivo dei nostri atleti (per il quale vi rimando al sito del Coni), abbiamo assistito tutti alla delusione per la star Federica Pellegrini, alla gioia delle “quattro fiorettiste” (la cui foto ha campeggiato nei nostri profili Facebook per giorni) ed alla rabbia per la controversa sconfitta (o meglio mancata vittoria) del pugile Roberto Cammarelle.

Il resto? Note di colore: in senso proprio, come i tatuaggi delle atlete o come gli occhiali con i 5 cerchi olimpici.
E quando si parla di occhiali io mi ringalluzzisco sempre ma stavolta ho voluto fare le cose in grande: per una montatura così esagerata, serve...una squadra di Occhiondoli! :)



Alla prossima

By

Occhiondolo

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